Docenza

Pannello di gestione della docenza

Insegnamento
Prassi esecutiva e repertori (Flauto dolce propedeutico)  
Docente
Bagliano Stefano  
Anno accademico
2019/2020  
Obiettivi

TECNICA:

Esercizi di base (articolazioni doppie, miste e legati, vibrato, controllo del suono).
Scale e arpeggi
Tecniche contemporanee

Consolidare la tecnica strumentale
Acquisire una padronanza strumentale adeguata all’esecuzione di repertori scelti.
Mantenere un adeguato equilibrio psico-fisico nell’esecuzione di brani
Sviluppare tutti gli aspetti della tecnica (articolazioni doppie, miste e legati, vibrato).
Curare la qualità del suono, in particolare nel registro acuto.
Controllare l’omogeneità di suono dei registri dello strumento
Sviluppare una capacità di studio autonoma.
Elaborare strategie personali per la soluzione di problemi tecnici e interpretativi
Eseguire le scale e gli arpeggi (maggiori e minori) con vari schemi ritmici e differenti articolazioni, in tutte le tonalità (inclusa la scala cromatica nell’intera estensione dello strumento).
Apprendere tecniche di produzione del suono richieste dal repertorio contemporaneo (suoni soffiati, glissati, frullati, multipli, accordi).

Opere di riferimento
Walter van HAUWE, The Modern Recorder Player
FEDERICO IL GRANDE, Studi per flauto contralto
Frans BRUGGEN, 5 Studi per il controllo delle dita


REPERTORIO:
Brani di media difficoltà di diversi stili

Conoscenze e abilità da conseguire:
Eseguire brani scelti dal repertorio originale del proprio strumento e/o adattamenti con accompagnamento di pianoforte, altri strumenti di difficoltà pari o superiore agli studi indicati
nell’ambito della Tecnica.
Conoscere e realizzare una vasta gamma di segni di fraseggio, d’indicazioni dinamiche, ritmiche e agogiche dei brani studiati e collocarli nei diversi contesti stilistici.
Conoscere e realizzare una vasta gamma di abbellimenti e contestualizzarli stilisticamente.
Eseguire con un’appropriata prassi esecutiva brani del repertorio antico e barocco e dei diversi
stili nazionali, incluso lo stile francese
Sviluppare una capacità di studio autonoma.
Elaborare strategie personali per la soluzione di problemi tecnici e interpretativi.
Utilizzare la propria immaginazione e intuizione nella soluzione dei problemi che si incontrano.
Comunicare in modo efficace le proprie scelte interpretative e fornirne le motivazioni.
Ascoltare con spirito critico la propria esecuzione.
Applicare le diminuzioni di Madrigali o Chanson e l’ornamentazione nelle Sonate barocche.

Opere di riferimento:
J. Van Eyck, Der Fluyten lust-hof
Canzoni o Sonate del primo ‘600 italiano (FONTANA, CASTELLO, UCCELLINI, etc.) di media difficoltà
Concerti solistici per flauto e orchestra di media difficoltà
Sonate per flauto e continuo o cembalo obbligato del repertorio barocco italiano, tedesco e francese (CORELLI, BARSANTI, VERACINI, VIVALDI/CHEDEVILLE, TELEMANN, BACH, HOTTETERRE, PHILIDOR, etc.).


PRIMA VISTA E TRASPORTO:
Lettura a prima vista su stampe originali rinascimentali o barocche
Trasporto

Conoscenze e abilità da conseguire:
Acquisire una buona capacità di
lettura a prima vista.
Trasportare facili melodie

Opere di riferimento
Walter van HAUWE, The Modern Recorder Player
FEDERICO IL GRANDE, Studi per flauto contralto
Frans BRUGGEN, 5 Studi per il controllo delle dita
Brani di difficoltà pari a quelli indicati nell’ambito del Repertorio per il II ciclo preaccademico.


IMPROVVISAZIONE
Improvvisare un periodo musicale di 8 misure e collegarlo ad uno seguente in modo coerente dal punto di vista tematico e armonico
Improvvisare un minuetto (forma A-B o A-B-A) o un adagio utilizzando un breve frammento tematico.
Sviluppare l’improvvisazione su bassi ostinati
Esercitare le attività precedenti in diversi andamenti agogici.
Esercitare le attività precedenti con diverse intensità (piano, forte, crescendo e diminuendo) e in diversi registri (acuto, grave).

Opere di riferimento
Annibale REBAUDENGO, Leggere e improvvisare, Ed. Carisch
Emilio MOLINA, Piano complementario, vol. III e IV, Ed. Real Musical


CONOSCENZA DELLO STRUMENTO E CULTURA RELATIVA:

Elementari nozioni organologiche.
Componenti dello strumento.
Manutenzione dello strumento.
Storia e repertorio.

Conoscenze e abilità da conseguire:
Conoscere le peculiarità organologiche del proprio strumento.
Conoscere il repertorio principale dello strumento.
Acquisire informazioni derivanti dalla conoscenza dei principali trattati dal ‘500 al ‘700.

Opere di riferimento:
La voce “Flauto dolce” nel lessico DEUMM e gli autori dei brani preparati nelle biografie del DEUMM (Ed. UTET).

 
Modalità d'esame

TECNICA:
Esecuzione a memoria di scale e arpeggi maggiori e minori in tutte le tonalità e della scala cromatica, a richiesta della commissione.
Esecuzione di uno studio di Federico il Grande estratto a sorte tra due presentati.
Esecuzione di uno studio di F.
Bruggen estratto a sorte tra due presentati.

REPERTORIO:
Esecuzione di un brano proposto dal candidato per ciascuno dei gruppi a fianco indicati (il livello di difficoltà del brano deve essere pari o superiore a quanto esercitato nel corrispondente ambito formativo di tecnica strumentale).

PRIMA VISTA E TRASPORTO:
Lettura a prima vista di un brano compreso nel periodo dal XVI al XVIII secolo in stampa originale
Trasporto a prima vista di un facile brano compreso nel periodo dal XVI al XVIII secolo in stampa originale

IMPROVVISAZIONE
Improvvisazione di un minuetto, di un preludio o di un adagio a scelta del candidato con utilizzo di un frammento melodico assegnato dalla commissione.
In alternativa: Improvvisazione di sei/otto variazioni su un basso ostinato

CONOSCENZA DELLO STRUMENTO E CULTURA RELATIVA:
La prova si svolge in forma di colloquio e verterà su tutti gli argomenti indicati nel settore “Conoscenze e abilità”.


CRITERI DI VALUTAZIONE
Padronanza della tecnica e qualità del suono
Precisione esecutiva
Aderenza stilistica e capacità interpretativa
Postura e impostazione delle mani
 
Periodo
I semestre  
Durata effettiva
25 ore  
Creazione
20/02/2019  
Ultimo aggiornamento
20/02/2019